Segreteria Provinciale Metalmeccanici Terni
Via Pacinotti, 20/b-tel e fax 0744/420251Email:
ugl.terni@alice.it_-
utl.terni@uglumbria.it
INCONTRO A STRASBURGO E FUTURO AST_TERNI
E’ bene rilevare, dopo la missione al parlamento europeo di Strasburgo, che non possiamo che confermare quanto fondamentale sia stata fondamentale la collaborazione e
sensibilità verso la nostra acciaieria da parte dell’On. Roberta Angelilli.
Se non era in piedi il nostro percorso iniziato due anni fa con l’europarlamentare , non sarebbe accaduto mai di poter arrivare all’incontro con il Commissario
Almunia e presenziare con una nostra folta delegazione alla presentazione del Piano europeo dell’Acciaio.
Ora che tutti sono saliti sul carro dei vincitori, e che hanno toccato con mano l’importanza della presenza nelle istituzioni europee, dopo aver per anni ignorato il
nostro lavoro.
L’ottima organizzazione della giornata dello scorso 12 giugno al Parlamento Europeo di Strasburgo, dove è stato dato il massimo risalto alla vertenza dell’acciaieria
di Terni, ha permesso di innalzare il livello di attenzione sulla nostra vertenza.
I tre incontri programmati hanno rappresentato, seppur ancora nell’incertezza del futuro del nostro sito industriale, certamente una vittoria politica e una conferma
che quando si lavora in sinergia l’Italia può confidare nelle istituzioni che la rappresentano.
La delegazione UGL in missione a Strasburgo per presentazione Piano Europeo dell’Acciaio e per incontro con parlamentari Europei
italiani e con il Commissario alla Concorrenza Jaquin Almunia era composta da: Daniele Francescangeli, Daniele Fioretti e Alessandro Dimiziani.
1) Presentazione Piano Europeo dell’Acciaio
Questo primo incontro non era la priorità per la nostra problematica, ma sicuramente rappresenta un punto di partenza fondamentale per rilanciare la siderurgia
italiana ed europea. Era da 25 anni che l'Europa non si ricordava dell'esistenza della siderurgia.
Tante le opportunità contenute nelle linee guida esposte dal Commissario all’Industria Tajani per garantire al settore un quadro
normativo il più favorevole possibile, sia nel settore ambientale sia in quello commerciale e per sostenere l'innovazione e assicurare costi dell'energia che siano convenienti, così come aiutare
la riqualificazione e la formazione professionale. Secondo l'Ocse, la produzione di acciaio dovrebbe salire a 2,3 miliardi di tonnellate entro il 2025, da circa 1,9 miliardi oggi.
Quindi “ ci sono ottimi presupposti”!
Fondamentale il fatto che l’action plan si ripromette di contrastare le pratiche commerciali sleali e che dalle linee guida si può evincere che vi è la possibilità di
usare denaro pubblico, attraverso la Bei e diversi fondi europei. Addirittura si è parlato di Erasmus per i dipendenti!
Un altro aspetto positivo dell’Action plan sono le misure di protezione sul rottame, che è l’unica miniera di cui disponiamo, dagli acquisti di turchi, cinesi e
americani. D'ora in poi, l'export di rottame sarà appesantito da un duty pari al contributo Co2 in esso contenuto. Questa quota finanzierà un fondo per favorire la riduzione delle
emissioni.
Di tutte queste “chiacchiere” poi si dovrà passare ai fatti. Quindi dopo l’adozione al Parlamento Europeo e nei singoli Stati europei interessati è stata individuata
la possibilità di formare un Consiglio Europeo delle competenze per industria dell’acciaio, una task force per il monitoraggio dei fondi UE nei processi di ristrutturazione e la costituzione di
un Gruppo di Alto livello sull’Acciaio. Sicuramente noi dell’UGL saremo in stretto contatto con l’on. Angelilli e l’on. Tajani per essere sul pezzo in merito a queste ultime proposte e se
possibile partecipare ai gruppi di lavoro.
2) L’incontro della delegazione Ternana con i Parlamentari europei e il Commissario Tajani
Questo incontro è servito maggiormente a far conoscere la nostra problematica a tutti i nostri rappresentanti al PE. Il problema Terni, come qui in Italia, era
inquadrato più su una problematica dovuta alla crisi generale della siderurgia piuttosto che una vera e propria congiura politica e sociale contro Terni e l’Italia e che tutti i problemi sono
stati creati proprio da chi ci doveva difendere, cioè dall’organo europeo. Diciamo che da parte di tutti c’è stato l’impegno di tenere sotto pressione la Commissione Antitrust riguardo ai tempi
di vendita e che quella di Terni è una battaglia di livello internazionale dove c’è da difendere non solo l’interesse di un territorio ma di una nazione intera con le sue produzioni
strategiche.
Inoltre l’on. Tajani si spenderà all’interno della Commissione per il cambiamento delle regole che hanno incastrato la vertenza dell’AST, adeguandole ai tempi odierni
anche se ci sono molti gruppi politici nord europei contrari. Ma la competitività italiana la devono difendere.
3) Incontro con il Commissario alla concorrenza Joaquin Almunia
Al Commissario alla Concorrenza è stata espressa tutta la preoccupazione sia per la competitività del sito che sta perdendo capacità produttiva e mercato sia per la
tenuta sociale della nostra comunità. Sono stati richiesti tempi brevi e certi per la vendita, oltre ad un’azione di controllo e monitoraggio più stringente da parte della commissione stessa. E’
stata anche avvertita la Commissione che se il ritardo dei tempi dovesse danneggiare l’AST, sarà chiesto un risarcimento danni contro la stessa commissione nelle sedi opportune.
Le conclusioni sono contenute nel comunicato già diramato dall’UGL e che hanno portato anche a delle novità sorprendenti, come la presenza di una sola offerta
vincolante (quella di Aperam) mentre fino a d oggi sia al MISE che in azienda si era parlato di due.
Almunia ha confermato la concessione della proroga sui tempi di vendita da parte di Outokumpu , proroghe che in queste transazioni sono assai comuni, ma ha anche
dettato delle condizioni e regole ferree a cui i Finlandesi dovranno attenersi:
-
Qualora la vendita non si risolverà nei tempi concessi (purtroppo non comunicati perchè coperti da accordi di riservatezza tra le
parti), la Commissione Antitrust attiverà il Trustee che è un garante che procederà direttamente alla
vendita;
-
Le produzioni di AST alimenteranno la linea del Tubificio grazie all`accesso alla rete commerciale di Outokumpu;
-
La salvaguardia Finanziaria di AST dovrà realizzarsi con un aumento del Capitale Sociale immediato.
-
La proroga concessa ad Outokumpu è una sorta di ultimatum non prolungabile, dopodichè sarà attivato il Trustee.
E’ fin troppo chiaro il ruolo finora marginale del governo italiano in questa vertenza. La stessa assenza a Strasburgo di rappresentanti del governo la dice lunga
sulla latitanza sia d’impegno che di competenze in un settore strategico come l’acciaio.
Anche se con questa missione la vertenza AST comincia ad essere seguita dai media, anche a seguito degli scontri della manifestazione, è necessario alzare ancora
l’attenzione.
Da notizie di ieri sembra che ci sia un filo diretto con il governo e la Commissione europea affinché l'azienda sia tutelata e con essa i livelli produttivi e
occupazionali. I ministri Zanonato e Moavero, che si sono sentiti ultimamente, sono in contatto quotidiano con la Commissione, impegnata a sua volta in prima persona per accelerare il più
possibile i tempi di acquisizione. Lo stesso presidente della Commissione Ue, Manuel Barroso, è a conoscenza della vicenda ed è tenuto costantemente al corrente della situazione. Occorre
ricordare che tra le condizioni imposte del commissario Joaquin Almunia, c'è anche la capitalizzazione dell'azienda da parte di Outokumpu: uno dei paletti fondamentali fissati proprio per non
farle perdere valore durante questa fase di transizione non facile ma che, con il contributo di tutti, va risolta. Ma c’è da lavorare!
E’ necessario monitorare il monitor trustee europeo affinché tutto ciò che è stato detto si realizzi immediatamente altrimenti, sono solo parole.
Bisogna assolutamente creare un’agenda di cose da fare su quanto detto al MISE 15 giorni fa e quanto detto a Strasburgo da Almunia. La task force deve partire
subito e il tavolo non più al MISE ma al Palazzo Chigi.
La riunione la deve indire il Presidente Enrico Letta con il suo sottosegretario! Solo così possiamo dare un valore al lavoro svolto fino ad’oggi! E il tempo dei
tavoli degli attori minori è finito! E le chiacchiere stanno a zero. Se vogliamo salvare l'acciaieria, dobbiamo muoverci subito!
Il Segretario
Daniele Francescangeli